Comportarsi bene a tavola fin da piccoli

Comportarsi bene a tavola fin da piccoli

Un contributo di Società Svizzera di Nutrizione

Dare l’esempio invece di regole: Con alcuni suggerimenti i bambini imparano in modo del tutto naturale l’importanza della frase «Comportati bene a tavola».


I pasti in famiglia non trascorrono sempre senza conflitti. Mentre gli adulti nella maggior parte dei casi prediligono uno svolgimento calmo e tranquillo, i bambini spesso desiderano un’attenzione particolare. Alcuni raccontano com’è andata a calcio, altri diventano rumorosi, litigano o si isolano. Uno svolgimento armonico del pasto comune rimane spesso un ideale, la comunicazione delle regole da rispettare a tavola diventa talvolta difficile.


Per insegnare ai vostri figli il comportamento da tenere a tavola anche senza conflitti abbiamo raccolto alcuni consigli per voi:


Consiglio 1: Condizioni quadro affidabili senza obbligo.


Effettivamente i bambini sentono spesso di cosa hanno voglia ma non hanno l’esperienza per valutare cosa può far loro bene a lungo termine. Perciò gli adulti prendono il controllo: propongono dei pasti equilibrati che sono pronti in modo regolare a orari stabiliti e in un’atmosfera gradevole. In questo contesto i bambini esplorano autonomamente e senza pressione il loro appetito e imparano a comprendere i segnali del loro corpo. Certamente, come dice il proverbio, si mangia quello che passa al convento, ma quando è abbastanza lo decide autonomamente ogni bambino. Ogni tanto si può dire di no. Magari con il compromesso come minimo di assaggiare tutti i cibi preparati?


Consiglio 2: Insieme tutto è più buono.


«Insieme» inizia già prima di mangiare: ai bambini piace essere coinvolti. Allora perché non stabilire insieme le regole da rispettare a tavola? Ciascun membro della famiglia presenta ciò che per lui è più importante nei pasti comuni. Poi si riflette insieme su come conciliare tra loro i desideri di ognuno. Così mostrate ai vostri bambini che rispettate la loro opinione. E allo stesso tempo insegnate loro come scendere a compromessi.


Consiglio 3: Regole sì, divieti no.


Le regole da rispettare a tavola hanno una giustificazione. In un contesto ordinato i bambini sviluppano diverse abilità, ad esempio ascoltarsi reciprocamente, condividere, farsi ascoltare, essere autonomi… e anche mangiare con coltello e forchetta. Un presupposto per questo è un’atmosfera armoniosa. Gli adulti creano una predisposizione positiva rivolgendosi ai bambini, prendendoli sul serio e stimandoli sinceramente. Ciò comprende anche formulare le regole di comportamento in modo positivo ed eventualmente spiegarle. «Non si parla con la bocca piena» spesso è più difficile da capire rispetto a «Si parla solo quando si ha la bocca vuota, affinché gli altri capiscano meglio».


Consiglio 4: Siate un esempio… e abbiate pazienza.


I bambini acquisiscono spesso ciò che vedono come esempio. Essere un buon esempio però non significa mangiare tanti spinaci, ma soprattutto mostrarsi aperti e al contempo trattare il singolo bambino in modo personale e rispettoso. Nel fare ciò, mangiate gli stessi piatti che proponete alla vostra famiglia e non negoziate ad esempio le verdure con il dolce. In questo modo fate vedere che ogni componente del pasto ha la sua giustificazione e che si tratta solo di valutare i segnali del proprio corpo. Se inoltre fate attenzione a lavarvi le mani prima di mangiare o ad alzarvi da tavola solo dopo che il pasto comune è terminato, a poco a poco il vostro comportamento verrà acquisito. E se mai doveste perdere la speranza: abbiate pazienza. La difficoltà sta nel cominciare, questo vale anche per le buone maniere a tavola.


Ulteriori informazioni:

Società Svizzera di Nutrizione SSN: www.sge-ssn.ch

Consigli per un’alimentazione sostenibile: http://www.sge-ssn.ch/it/io-e-te/mangiare-e-bere/in-modo-equilibrato/foodprints/